IL BLOG PERSONALE DI PAOLO LUBRANO
OSSERVAZIONI SULLA
“NUOVA SERIE DEI CATALOGHI DI LUIGI LUBRANO”
A PROPOSITO DELLA “NUOVA SERIE DEI CATALOGHI DI LUIGI LUBRANO”
Qualche annotazione circa la “Nuova serie” dei Cataloghi di Luigi Lubrano
La “data di partenza” della “Nuova serie” dei cataloghi di luigi Lubrano mi è difficile da individuare.
Il motivo è l’aver trovato disponibile per l’acquisto presso la “Libreria dei passi perduti” di Perugia il
“CATALOGO DI LIBRI ANTICHI E RARI DELLA LIBRERIA ANTIQUARIA LUIGI LUBRANO
- NAPOLI - NUOVA SERIE , N. 3-4”
e il
“CATALOGO DI LIBRI ANTICHI E RARI DELLA LIBRERIA ANTIQUARIA LUIGI LUBRANO
- NAPOLI - NUOVA SERIE , N. 5-6”
entrambi risultanti pubblicati nel 1922.
Le informazioni presenti sul sito “AbeBooks.it” non indicano il mese di pubblicazione e neanche sono presenti immagini.
Il costo elevato chiesto per ciascuno dei due volumi, di 96 pagine il primo e di 103 il secondo, è un po’ alto per me da affrontare e quindi non posso procedere all’acquisto.
Un catalogo avente come titolo
“CATALOGO DI LIBRI ANTICHI E RARI DELLA LIBRERIA ANTIQUARIA LUIGI LUBRANO”
risulta presente presso la Biblioteca dell’Archivio di Stato di Salerno e di Roma. Mancano specificazioni a riguardo.
Ho inviato una richiesta per riceverne una copia in formato digitale, ma non ho a oggi ricevuto nessuna risposta.
Tra il Catalogo 5-6 e il Catalogo 14 datato 15 Novembre 1923, quest'ultimo in mio possesso, non ho altre informazioni. Dunque nel volgere di un lasso di tempo non molto ampio si “nascondono” sette cataloghi. Almeno a tener conto di quelli riportanti un numero progressivo di pubblicazione.
Considero ultimo della “Prima serie” il catalogo del 1917 in cui sono descritti per la vendita all’asta presso la “Galleria Lino Pesaro” a Milano i libri di Luigi Lubrano Libraio deciso a dismettere l’attività a motivo della impossibilità di poterla seguire nel mentre era soldato.
Nel capitolo “1918 – 1932” de “Dalle memorie di un libraio” Luigi Lubrano scrive:
Con il passaggio dal Vomero a Porta Grande di Capodimonte era cessata anche la guerra.
Io mi trovavo senza libri né libreria. Solamente con un ricco corredo bibliografico.
A villa Cilento abitava la famiglia di Luciano Cioffi, con la quale entrai in grande amicizia per cui, avendo appreso il mio interesse per le cose antiche, mi fu proposto di organizzare con qualche buon antiquario di Napoli la vendita all'asta di tutta una raccolta di cose antiche, ereditate dal padre il quale era stato un raccoglitore.
Per dippiù era stato un mecenate, al punto di accogliere in casa il pittore De Corsi, di cui possedeva un gran numero di dipinti, di varia grandezza.
Fra le cose antiche si trovava un piccolo dipinto, una crocifissione su legno, del cinquecento, ed un grande dipinto anche su legno che si voleva attribuire a Leonardo Da Vinci.
Feci un accordo con l'antiquario Ciardiello e la vendita ebbe luogo, con un risultato soddisfacente, salvo i due dipinti che restarono invenduti.
[ …. ]
I miei rapporti commerciali si sviluppavano con appuntamenti nei caffé e specialmente al Gambrinus. Fu qui che iniziarono i miei rapporti con Memmo Gagiati che divennero piuttosto intimi.
Un giorno, presso un rivenditore ebbi l'occasione di acquistare una grossa partita di libri storici napoletani, fra cui una quantità enorme di grossi volumi del 600 e del 700 di vecchie allegazioni.
Portato a Villa Cilento, nelle prime ore del mattino le studiai e mi accorsi dell'interesse particolare che aveva ognuna di esse, per questioni di nobiltà, proprietà demaniale, eredità ecclesiastici anche alcune con inventari di oggetti antichi, il tutto interessante per Napoli non solo ma per moltissimi piccoli o grandi comuni dell'antico reame. Da questo studio, e con una descrizione bibliografica per ogni opuscolo pubblicai il secondo mio catalogo speciale su Napoli (il primo pubblicato al tempo dell'acquisto della libreria Prass) quale "Contributo alla bibliografia storica napoletana".
L'importanza bibliografica di questo catalogo che descriveva cose realmente ignote, èstata riconosciuta al punto di essere inserito nella Bibliografia delle Bibliografie, per la citta di Napoli, pubblicata in America.
L'amico Cagiati, volle che io ne facessi una vendita alla asta, presso il Circolo di Numismatica, dove egli era socio, e in seguito a tale vendita questa collezione fu quasi tutta acquistata dalla Società Napoletana di Storia Patria.
Intanto, considerato la mia necessità di riprendere i rapporti commerciali con clienti e librai, pensai di pubblicare un Bollettino del Bibliofilo, per cui mi riuscì, di ottenere la direzione dal Miola, e la collaborazione di parecchi studiosi.
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Con il catalogo “Libri ed opuscoli su Napoli e l'Antico Reame delle Due Sicilie. Contributo alla bibliografia storica napoletana” siamo a Luglio del 1919.
Tra il 1918 e il 1919 colloco la rinascita di "Luigi Lubrano Libraio".
È del 5 Novembre del 1924 il Catalogo N.19 mentre il N.20 è del 25 Aprile 1925.
Sembrerebbe che ci siano stati ben 14 cataloghi tra il 1922 e il 1923 e solo 5 nel corso dell’anno successivo.
D’altronde considerando che il N.25 è del 3 Novembre 1926 sembra di essere giunti a una periodicità di pubblicazione senza affanni.
Ovviamente senza tenere in conto gli eventuali cataloghi monografici, delle aste, gli estratti del “Bollettino del bibliofilo” e le pubblicazioni accessorie.