IL BLOG PERSONALE DI PAOLO LUBRANO
Una riflessione: "DataBase di monografie elettroniche".
seconda parte.
DUNQUE OCCORRE DIFFIDARE DALLE BANCHE DATI DI MONOGRAFIE ELETTRONICHE!
Si trattasse anche di volumi scientifici o di medicina oltre che, ovviamente, di saggistica storica e letteraria nonché di narrativa.
Può sembrare che almeno le due prime discipline siano così tanto in evoluzione continua da rendere immediatamente obsoleto un volume pubblicato qualche anno, mese o addirittura pochi giorni prima.
Questo principio in realtà non vale neanche per la rivista: medica o scientifica che sia.
La memoria storica di un processo evolutivo ha da sempre la necessità di essere rimesso in luce, e la differenza tra il possederne la copia su carta, dalla quale poter ricavare la "storia", o una copia sul PC o sul lettore è enorme e non paragonabile.
Dunque evitare di farsi "abbagliare" da una finta tecnologia e da un finto futuro: il libro e la rivista in formato cartaceo avrà bisogno di continuare a esistere.
E sopratutto fate attenzione, lo abbiamo già sottolineato più volte, a quando vi si presentano da voi con file Excel contenenti i dati statistici sull'utilizzo della banca dati attivata in trial o magari sottoscritta!
Vi mostreranno accessi e download da capogiro e vi convincerete che quello in cui magari non credevate è invece un prodotto utilizzato e ben sfruttato.
In verità non potrete mai essere certi che quelli che vi mostrano sono dati certi e reali. O meglio: reali lo sono perchè il sistema li ha registrati, il dubbio resta a proposito di "certi"; ho però saputo che in qualche caso qualcuno ha modificato il file invece che manipolare gli accessi facendosi scoprire: un vero pollo!
Come manipolare i dati l'ho ben descritto in una altra pagina.
Basta collegarsi da una qualsiasi postazione di ateneo e darci dentro con accessi, ricerche e download, oppure da casa o dall'ufficio. Vero è che se si andasse a monitorare dove sono dislocati gli IP del collegamento alcune magagne si potrebbero scoprire, ma nessuno mai ci pensa a farlo; poter accedere dall''Ateneo invece consente una maggiore manipolazione.
Ricordate: le password di accesso le avete solo voi e... il venditore/produttore!!!
Come è che affermo queste cose? Semplice: ma perchè io con una agenzia commissionaria che produce e vende abbonamenti alle banche dati ci ho lavorato, e queste cose le ho provate e verificate e so bene come fare, volendo.
Fatevene una ragione: siete destinati a essere potenzialmente ingannati. Non è detto che lo sarete certamente, ma...
Senza i libri e i cataloghi di Luigi Lubrano che continuano a tramandare la nostra storia, saremmo più poveri come stato e come nazione europea.
Il libro elettronico sarà la morte delle biblioteche, soprattutto di quelle di tipo “conservativo” e di quelle che ricevono, e sono tante!, donazioni o lasciti ereditari, e seppure per certi versi esso può apparire come la panacea per le ricerche alfine di raggiungere un immediato risultato che avrà coinvolto centinaia di monografie, di fatto farà mancare loro la caratteristica principale: la sensibilità nella individuazione dei risultati ottimali.
Qualsiasi risultato ottenuto attraverso un sistema algoritmico che effettua una estrapolazione di dati all’interno di un meccanismo automatico, impedisce che possano venire considerati fattori di valutazione e analisi dipendenti dalla sensibilità umana.
Cosa questa, che potrebbe portare a risultati più completi ed efficaci.
L’unica utilità della versione elettronica di un libro è la sua facilità di acquisizione, il costo generalmente inferiore oltre il 30% della corrispondente versione cartacea, la possibilità di promozioni che vedono un abbattimento del prezzo anche del 90%, e infine sopratutto la semplicità con la quale essi vengono “craccati” alfine di essere messi in giro, in determinati "circuiti circoscritti" senza spese.
Ma per il resto ciascun testo resta finalizzato a sé stesso tendendo poi comunque a scomparire per sempre.
Inutile girarci intorno: i libri elettronici si “craccano” e non c’è sistema di protezione che tenga.
Alcuni di essi vengono messi in circolazione appena disponibili in formato elettronico e spesso già prima che le copie cartacee raggiungano le librerie di alcuni centri.
Insomma: il libro elettronico è davvero un affare?
Sarà davvero il futuro dell’editoria o sarà destinato a deperire per poi lentamente morire?
Noi appassionati, seguaci ma sopratutto discendenti diretti dell'antiquariato librario pensiamo e crediamo proprio di no!