PROCEDIAMO PER GRADI. 2
LE DOMANDE DA PORSI E SULLE QUALI RAGIONARE
1 - Una biblioteca quale tipologia di libro deve individuare?
2 - Cosa deve mettere a disposizione dell'utenza?
3 - Fino a che punto valutare l'opportunità di acquistare dei libri elettronici singoli?
4 - Come decidere se acquistare libri che sono acquisibili solo all'interno di una piattaforma di aggregazione?
5 - Cosa contiene una piattaforma di aggregazione?
6 - E sottoscrivere un abbonamento a un pacchetto di libri elettronici il cui accesso avviene all'interno di una piattaforma di aggregazione?
(una biblioteca pubblica) Cosa deve mettere a disposizione dell'utenza?
Nessun dubbio: libri cartacei e basta.
I libri elettronici sono del tutto inadatti a essere proposti e gestiti da quello che è il pubblico senza alcun dubbio eterogeneo come è quello di una biblioteca pubblica, ma sicuramente anche una biblioteca universitaria dove si presenterebbero immediatamente enormi difficoltà perché i volumi comprati possano essere ben finalizzati.
Il libro elettronico, lo ripeto, va benissimo in due casi:
per il privato, quando si tratta però di un libro di interesse immediato da non prolungare nel tempo;
per una biblioteca pubblica/universitaria quando si tratta di una serie/collection.
Ma anche in quest'ultimo caso non dimenticate mai di non farvi prendere dall'entusiasmo, ma di pensare bene se e in che misura questo possa essere un vamtaggio per l'utente.
Il Libro Elettronico: limitazioni tante e fruibilità pochina!
Il libro elettronico, all'interno di una Biblioteca Pubblica, manifesta una serie di limitazioni tali per il suo utilizzo, che lo rendono decisamente controproducente quando si tratta di un testo di ricerca o di studio, ma anche per un romanzo o un saggio.
È decisamente preferibile la versione cartacea da prendere in prestito effettuando nel caso, la fotocopia di quelle parti che occorressero per uno studio o una ricerca.
L'utilizzo di uno scanner portatile è il modo migliore prelevare ciò che serve e gestirlo con calma a casa sul proprio PC.
Scaricare il PDF? Stampare le pagine occorrenti? Trasferire il tutto sul proprio PC o eBook reader? Teoricamente bellissimo. Praticamente disastroso.
Tante domande, poche risposte, quasi nessuna risolutiva!
Quante pagine posso prelevare in PDF?
Quante ne posso stampare?
Se mi occorrono più sessioni di lavoro per ottenere ciò che mi occorre quanto tempo dovrò impiegare?
Quanti utenti sarebbero in grado di sfruttarne le caratteristiche e potenzialità?
Quanti hanno a disposizione uno strumento per prendere in prestito un libro elettronico?
Quanto è semplice prendere in prestito un libro elettronico?
Davvero l'età dell'utenza può essere un valido movente per proporre in una Biblioteca Universitaria un libro elettronico?
Se prendo in prestito un libro elettronico e poi ho bisogno di alcune sue parti, che faccio?
E qui stiamo parlando di singole monografie acquistate in maniera singola a sé stante.
Figuriamoci poi quando si tratta, e ne parleremo, di volumi proposti su piattaforme di aggregazione!
Non vogliamo anticipare.
Non c'è poi gioco quando si tratta di una biblioteca pubblica, comunale, nazionale o altro che sia. Chi e quanti degli utenti potrebbero sfruttare la proposta?
Bisognerebbe fare un sondaggio a tappeto tra tutti gli iscritti al servizio di consultazione e di prestito.
Accade sempre più spesso che alla fine di quel libro del quale si è acquistato un accesso alla sua versione elettronica, occorre poi comprarne altre copie cartacee.
Che senso ha dunque spendere soldi per la sua versione online?
Versione elettronica di un libro: è un risparmio di costi?
Risposta rapida e immediata: per una Biblioteca Pubblica senz'altro NO!
Parliamoci chiaro: se è vero che il privato può spesso e volentieri usufruire di promozioni di acquisto particolari, per una biblioteca pubblica questo non è possibile.
Sopratutto perché si tratta di titoli italiani, scelti dall'editore, di edizioni risalenti a qualche mese addietro, e da acquistare entro le 24 ore.
Biblioteca Pubblica Universitaria o no che sia non potrebbe mai!
Acquistare un solo accesso significa spendere quasi quanto il costo di una copia cartacea; se per i volumi italiani il prezzo è indubbiamente inferiore rispetto alla versione cartacea, discorso valido comunque solo per alcune categorie di libri, quasi sempre questo non accade per i testi di edizione estera.
Un solo accesso significa una restrizione non di poco conto!
Acquistare un accesso plurimo, in genere anche illimitato, avrebbe un costo non giustificabile.
Dunque: se gestite una biblioteca pubblica o una biblioteca universitaria, lasciate perdere: carta, carta, carta.
Di edizione italiana o estera che sia, avete mille opportunità per acquistare la versione cartacea del vostro libro.
Se non avete una libreria di fiducia, usate Amazon, IBS.IT, o una altra qualsiasi libreria disponibile su internet: potreste correre il rischio di ricevere i vostri libri nel giro di un paio di giorni!
Che volete di più?
...a proposito, forse lo avrete capito: non fatevi tentare dall'inoltrare ordini a una agenzia commissionaria, nazionale o internazionale che sia per acquistare i vostri libri su carta.
Vi potrebbero sembrare economicamente solide, sicure e preparate.
Potrebbero anche accettare di farvi uno sconto esagerato… prima o poi ve lo faranno ripagare!
No comment! Ascoltate me: lasciate perdere.
Una azienda come Amazon ha potenzialità ben diverse, e quando propone uno sconto questo è davvero reale.
Una libreria conosciuta, "di fiducia" potrà farvi uno sconto rimettendoci dal proprio utile: alle volte lo si fa per amicizia, per compiacimento, perché si ha bisogno di fatturare.
Vendere senza guadagno può diventare una riduzione di costo accessorio nell'economia di una gestione generale di una libreria.
L'agenzia commissionaria gioca su marchingegni che non serve raccontare o commentare.
Acquistare da una agenzia commissionaria alle volte potrebbe rendervi complici inconsapevoli di sconosciute e oscure manovre.